Pages

Thursday 26 December 2013

Recensione: Neve Cosmetics Pastello Teatro/Crimson

Buon Natale care pandorine!
Buon onomastico alle Stefanie, o agli Stefani! Avete un nome pheeghissimo, beati voi! Il mio nome è ebraico e significa "principessa". "Ed è l'unica cosa di regale in me!" -gridò, strepitando dalla sua scrivania, con una pinza in testa e il pigiama addosso. Il mio coinquilino pakistano si chiamava Shah, "re" in persiano. Avevamo instaurato una monarchia nel nostro appartamento, gli altri però non ci davano retta, perciò eravamo senza sudditi e abbiamo dovuto lasciar perdere i nostri progetti di gloria. Natasha, la mia coinquilina russa, minacciava la rivoluzione d'ottobre e di abbattere tutte le nostre statue che avevamo costruito con la plastilina. Peccato.
Mettiamo da parte questo momento amarcord, e passiamo alle cose serie. Tipo il mio nuovo prodotto Neve. Ma va? Drogata con questi prodotti? Vi giuro che non mi pagano per fargli pubblicità, è che trovo che sia la migliore marca italiana sul mercato, altro che Pupa o Kiko... Neve spacca. Ok, spesso molte cose sono "care", ma vogliamo parlare della qualità? E delle sue opere di beneficenza? Del fatto che sono prodotti "puliti"? Che sono veloci nelle consegne e gentilissimi nell'invio di omaggini e nel rispondere dal servizio clienti? Insomma, se volete concedervi un regalo post Natale orientatevi su questa ditta, non ve ne pentirete!
Da poco ho investito i miei risparmietti (ehm, diciamo la verità, gli avanzi dei regali di Natale XD) nella matita Pastello nella tonalità Teatro.



Sarà il caso di dare una stiratina alla mia amata tovaglietta.
Questo è il mio primissimo Pastello, appena usciti non mi avevano granchè convinto, lo confesso. Mi sembravano le classiche matite labbra che potevo trovare un po' ovunque senza troppa fantasia. Mi aveva colpito il nome però, quel "Pastello" mi sembrava delizioso, richiamava un po' a quel mondo d'infanzia dove da pampine ci impiastricciavamo la faccia con i trucchi della mamma. Io lo facevo perchè mi credevo Rambo. Wannabe scaricatore di porto, insomma.
Facendo della coerenza il mio vessillo, mi sono decisa dopo aver letto solo due recensioni, quella di MissHaul e di Maestra Tynzia, per la precisione. Leggetele, sono molto molto convincenti cavolo! Non sono io che mi faccio subito persuadere, no no. XD
Così, dopo un pomeriggio di intense ripetizioni, col portafoglio pieno e la certezza che il mio alunno avesse capito il genitivo assoluto, sono andata in bioprofumeria con il preciso intento di comprare Teatro. Non ditemi che ne ho già abbastanza di rossi!
Il colore è un bel cremisi con sottotono blu, intenso e vellutato. Il nome Teatro è perfetto, in effetti è il classico rosso da attrice teatrale, molto pieno e intenso. Non so perchè, ma lo associo a Rita Hayworth, non vi viene in mente lei vedendolo? O comunque alle grandi attrici dell'Old Hollywood che mi piacciono un sacco, la Bergman, la Davis, la Crawford, la Dietrich... ok sto divagando. Devo uscirne fuori da questa dipendenza, ma che volete farci? Deve essere un difetto di forma la mia continua nostalgia verso il passato, però vi prego, fate un link sul nome e ditemi che non sono bellissime! E col piffero che c'era Photoshop allora... 

Tornando al nostro Pastellozzo, vi dico subito che l'effetto ottico di sbiancamento denti è davvero notevole, il tono freddo è magggico in questo, una manna dal cielo per noi donzelle dalla dentatura minata dai troppi tè bevuti. Nonostante sia una matita, trovo la consistenza cremosa e il prodotto facile da applicare. Non sbava manco per idea e dura anche parecchio, un 4/5 ore senza mangiare; tuttavia, dopo 3 ore circa inizia a crearsi l'odiosissima linea all'interno delle labbra che mi fa salire il sangue alle cervella! Che schifo quegli accumuli di colore! Voi come fate ad evitarli? Pls, non so proprio come fare!
Dimenticavo di dirvi che il finish è totalmente matt, ma non abbiamo problemi di secchezza. Quando il colore svanirà, infatti, le vostre labbra rimarranno belle idratate et morbide. Oddio, non so se sia questo merito del Pastello o del fatto che curo abbastanza le labbra, però di sicuro non vi ritroverete il deserto dei Tartari! 



Luce naturale. Sullo sfondo, piante random del giardino della Mutter.
Manca lo swatch con luce solare diretta, ma ahimè, il cielo è grigio grigio già da una settimana, ora sta addirittura diluviando e impazzando il libeccio. Che palle. 
Per oggi è tutto, prepare yourself per Capodanno; cosa farete voi? Io non ne ho la più pallida idea, mi organizzerò all'ultimo come sempre. Detesto programmare le mie giornate, l'idea è piuttosto inquietante se ci pensate su.
Vi auguro un felice proseguimento di feste, puellae!
Vostra L.


P.s. Non ho resistito, morivo dalla voglia di raccontarvi questo aneddoto. Lo sapevate che Joan Crawford e Bette Davis si odiavano? Disse la Davis alla notizia della dipartita della Crawford: "Sulla morte delle persone mia mamma mi ha sempre detto che bisogna dir bene. Joan Crawford è morta. Bene!"

Che adorabile stronza diva! <3 

Sunday 22 December 2013

Recensione: Neve Cosmetics, Dessert à Lèvres "Cherry Pie". DO NOT EAT.

Salve mie amate palline di agrifoglio (?!),
come procedono i preparativi per il Natale? Avete trovato tutti i regalini? Qua si è ancora in alto mare, sono un'asina e faccio sempre le cose all'ultimo, sto ancora aspettando un paio di pacchi (...uno però è mio, è una Tangle Teezers! Non vedo l'ora di riceverla!) contenente regalucci per la ggente della famiglia. A casa non ci formalizziamo granché per fortuna, pensate che l'anno scorso mio fratello il 27 dicembre mi chiese "Oh, ma cosa vuoi per Natale?". Il 27 dicembre.
Desemantizzazione delle feste, parte III.
Per fortuna c'è la Mutti, che con la sua efficienza tedesca ha già pronto il menù del cenone e i regali e che ha gentilmente aperto la porta a tutti i corrieri Bartolini e SDA, passati a farmi visita. Le piace ricevere pacchi in mia vece, perchè ha "la dispensa papale" (cit.) e, incurante dei miei rimproveri e appelli alla privacy, si sente in dovere di aprirli spudoratamente e a frugarci dentro. LOL. Beh, mi sembra il minimo, se penso a tutte le volte in cui si è palesata coraggiosamente in pigiama per firmare e ricevere i miei bottini...
E' proprio la Mutti, la responsabile di questa recensione. Per il mio compleanno (qualche settimana fa) mi ha regalato "Cherry Pie" della Neve Cosmetics. Ed è subito amore. Vi anticipo che questo post sarà pieno di paroline dolci e piene d'amore, con tante vocine stupide e nomignoli. Insomma, come quando parlate con il vostro cagnolino.

Torna prepotentemente la famosa tovaglietta con i pollacci.

Foto sfuocata, puzzi puzzi + pollaccio con sguardo sagace.

Che delizia il dettaglio del pasticcino sul tappo! <3
Do not eat. Il tocco di grazia. 
Conosco la Neve da anni... A N N I.
Mia madre acquistava i prodotti consigliata dalla nostra dermatologa anni fa e mai, mai una volta ha avuto modo di lamentarsi. Con gli anni la qualità è salita sempre di più, creando una schiera di clienti soddisfatte e in preda al delirio all'uscita di una nuova collezione. Io in primis.
Quando uscirono questi rossetti, fui frenata dal prezzo alto. Confesso che non l'avrei mai comprato se non mi fosse stato regalato. Solo una volta presa coscienza dell'altissima qualità del prodotto, mi sono comprata Plum Cake, di cui vi parlerò più avanti.
Il packaging è qualcosa di davvero strepitoso. La scatolina è un piccolo gioiellino, colorata e giocosa, sembra quasi un cosmetico giocatolo, vero? La confezione lillà con dettagli oro si presenta solida e bella alla vista, mi ha colpito tantissimo il pasticcino inciso sul tappo. Ma quanto è bellino, quanto?
Aperto sprigiona subito quell'odore inconfondibile di impasto di torta, non so a cosa sia dovuto, dovrò chiedere alla Neve prima o poi. Mi ricorda davvero mia madre questo rossetto, è il profumo che aleggia in cucina quando sta trafficando con i suoi attacchi d'arte pasticceri.
Il colore è un rosso ciliegia che, secondo me, sta bene a tutte. Non iniziate a dirmi "eh ma a me il rosso sta male, blablabla...", perchè con questo non potete sbagliare. Una cosa che lo rende adatto a tutte è la sua modulabilità, una passata offre un velo di colore morbido e bon ton, con due avrete un colore più costruito. Certo, siamo lontani dall'intensità di Russian Red (ad occhio mi sembrò simile all'inizio), ma non trovo che questo sia un difetto, anzi! Lo rende perfetto per chiunque, principianti delle labbra rosse e addicted!
E' cremoso al punto giusto e non si corre il rischio che vaghi in giro per tutta la faccia, tutto questo senza seccare (l'INCI è verdissimo, ovviamente, come ci ha ben abituato la nostra cara Neve). La durata è eccellente, su di me si parla di 6/7 ore pasti compresi. Non resisterà a pasti intrisi nell'olio, questo è ovvio, ma nessun rossetto può resistere a tanto! XD
Anche dopo ore non andrà mai via del tutto, ma lascerà sempre un velo di colore omogeneo.
Io a questo rossetto gli do un bel 10 +, come i polli di Francesco Amadori! Parola di Lisistrata.


Sopra una passata, sotto due passate.

Purtroppo il cielo è un po' nuvoloso oggi, il sole va e viene, lo swatch è fedele al prodotto applicato sulle mie labbra, però mi sarebbe piaciuto mostrarvelo anche al sole. Prometto che ci ritornerò su questa recensione per aggiornarla.
Voi avete qualche rossetto Neve? Siete proprietarie felici di Cherry Pie, come me?
E soprattutto, anche voi vi siete piegate in due dalle risate per quel "DO NOT EAT"? Mi ricorda troppo il "Non si beve!" scritto nella confezione del Tantum Rosa. Giuro. C'è qualcuna che l'ha forse bevuto?!
Scrupoli veramente ilari.
E con questo è tutto, 
spero che vi siate preparando psicologicamente a mettere su 3 chiletti e a dire "A gennaio vado in palestra!".
A presto puellae,
L.

Saturday 21 December 2013

Recensione: Catrice LE "Rocking Royals" Velvet Mat Lipstick "#02 Of Royal Blood"

Buona sera carissime renne di Babba Lisistrata Natale,
sappiate che c'è la mia cagnolina che è appoggiata con il muso sul pc con una palla in bocca per giocare.
Non garantisco la qualità di questa recensione, vi avviso. E tra l'altro dalla cuccia s'intravvede un mio calzino.Volete un cane per Natale? Ma soprattutto, siete pronte per un effervescente weekend? Nel senso, un weekend divertente, non in compagnia della nota aspirina come sta per diventare il mio. Accidenti al tempo stupido di questo posto, esci in bici con un sole che spacca le pietre e torni a casa tra le nubi minacciose. Una cosa tuttavia mi consola, è arrivata la mia palettozza Sleek Au Naturel! Non vedo l'ora di mostrarvela! E ho pure il telefono nuovo! Giubilio, cantano gli angeli in cielo! E pure Jeff Buckley canta in cielo per me! (Seee.)
Festeggio il mio trionfale ritorno nel mondo tecnologico con un bel discorsetto su un rossetto Catrice, di cui vi avevo già accennato qua. L'ho provato a lungo e penso di potervi dire qualcosina di più sensato dei miei precedenti blateramenti.


Da notare la tazza di Cereal Guy regalo di una collega. Sì, 
mi aveva beccato facendo colazione. Come Cereal Guy.
Ta-daaaaan! E' il Velvet Mat Lipstick uscito con la collezione invernale della Rocking Royals, targata Catrice.  Lo stavo già adocchiando da un pochino, ma ero un po' indecisa su quale tonalità scegliere, come vedrete poco più avanti, è un colore che mai avrei pensato di indossare. Ho deciso di piantarla di dire "MAI" a prescindere. E' un vizio che ho, non diventerò una Yes Man, ma il mio proposito per l'anno nuovo è di darci un taglio con le barriere architettoniche mentali e fare quello che mi interessa, anche se la gente che mi conosce non se lo aspetta da me. 'Sticazz. Aspettatevi paracadutismo e partite di palla prigioniera, gente.

Il rossetto è nella colorazione #02 "Of Royal Blood", è un interessante rosa che vira verso il lampone sulle mie labbra praticamente incolore. Sarebbe interessante sapere qual è il colore su un paio di labbra normali, dovrebbe essere molto più cupo. Se ce l'avete fatemi sapere! Sono attanagliata dal dubbio! XD
Il finish è completamente matt e dura assolutamente a lungo senza sbavare o entrare nelle pieghette. Non secca neanche ed è bello cremoso. Ecco, un appunto su quest'ultima osservazione: forse è troppo cremoso, ma di una cremosità scomoda. Insomma, è bello pastoso. Non è confortevolissimo sulle labbra, sognatevi il velvet. Velluto un par di palle, come dicono nella prestigiosa University of Harvard. 
L'odore inoltre è troppo chimico e sa di rossetto vecchio da nonna., siamo anni luce dal solito profumo fruttato con il quale Catrice ci ha viziato. Questo è insopportabile. Per fortuna, va via abbastanza velocemente, ma la sensazione di calcestruzzo non va via, purtroppo.
Dopo tutte queste cattiverie gratuite che gli sto lanciando, vorrei spezzare qualche lancia a suo favore: il colore è molto bello. Io ce lo vedo bene abbinato a colori freddissimi, come blu ottanio o verde smeraldo (Sto cercando di farmi assumere dai tizi di Pantone. Voglio dare un nome ad un colore, tipo boh... "verde tartaruga Ninja" o "rosso diventato rosa dopo un lavaggio sbagliato".)
Vi lascio gli swatchez che ho fatto con tanto ammmore e gaudio (no, non è vero, ho detto tonnellate di parolacce mentre le facevo!)



Luce naturale all'ombra


Luce solare (vedete come diventa super lampone?). Le mie labbra sono all'incirca del colore del mio avambraccio. Schifo. Morte. Disgusto.



Questa limited edition purtroppo in Italia non è arrivata. Io mi chiedo quali siano i criteri della distribuzione italiana della Catrice. In Germania trovi stand ovunque, te li portano a casa ancora poco, ma qua sembra impossibile anche solo trovare la linea permanente. Per fortuna corrono in nostro aiuto i mitici kosmetik-kosmo o Maquillalia, le cui spese di spedizione ammontano all'ira di Zeus però.
Avete qualcosa di simile a questo colore, ma che sia meno cementifero? Fatemi sapere gggente!
Ben tornate, e ben tornata io nel XXI secolo,

a presto elfi!

Vostra L.

Monday 9 December 2013

Robe random che voglio per Natale. O anche per domani, non ci formalizziamo troppo.

Giao carissime perditempo,
dovreste essere sui libri ora, lo sapete? La sessione invernale si avvicina, scellerate! O davanti allo schermo del pc al lavoro, se siete già fortunelle donnine in carriera. Invece no, siete qua e siete già 40. Ho aperto appena un mesetto fa e siete già un sacco, vorrei mandarvi mandarini a casa per ringraziarvi, come fanno le vecchie nonnine. Immaginatemi così, con i capelli bianchi e le tasche piene di caramelle Rossana o Incap del '15/'18. Aggiungete un po' di puzza di caminetto e di cane. Perfetto, avete costruito la nostra Babba Lisistrata Natalizia, che invece di consegnare strenne, vi mostrerà tutto ciò che brama per la festa del Sol Invictus, demolendo l'ultimo barlume di pudicizia.
Partiamo dal presupposto che, essendo un concentrato di fuffa, ci sono poche cose makeuppose che desidero. Come ben saprete non amo accumulare perchè farei fatica a capire cosa voglio usare o cosa no, mi dispiacerei troppo per i trucchi che lascio a marcire o riempire di polvere e ho un cuore troppo grande per permettere simili ingiustizie. Che persona buona, premiatela con un Nobel! Ok, piantiamola con questa continua desemantizzazione della beauty blogger e iniziamo.
Sarebbe opportuno fare un'unica immagine seria con tanto di numeretti e note e cose professionali e Barbara D'Urso con le pere all'aria che fa il countdown, ma non avremo nulla di tutto ciò. Forse Barbara però ci raggiunge più tardi. Me l'ha ggiurato proprio.



Doge Klaus sarà il destinatario della mia missiva. Se non lo conoscete, dovete assolutamente rimediare, altrimenti riceverete soltanto rossetti marroni perlati!
Caro Doge Klaus, 
sono Sara, aka Lisistrata. Ho scelto questo nick perchè sono una spocchiosa classicista.
No, in realtà è solo una recusatio. Non sono spocchiosa. Non ancora perlomeno, quando mi comprerò un rossetto MAC potrò attraversare anch'io la strada col rosso e guardare malissimo tutte le commesse e le acquirenti di Kiko. E sarò così potente che guarderò male persino me stessa perchè pure io vado fissa da Kiko. E compro pure le cose Essence, tiè tiè Lisistrata Spocchiosa 2.0. Sì, insomma, Doge Klaus, mi conosci, hai visto il mio anno e sai bene quanta tirchieria è passata sotto questi ponti.
Ma sono stata brava, un sacco brava per la precisione.
Mi merito un sacco di cose.
Prima di tutto voglio una Yankee Candle, caro il mio Doge. Sì lo so che ne ho già 3, ma ne voglio un'altra. Devo alternarla alla mia Salted Caramel, capisci? Poi mio padre si abitua e rischia di non lamentarsi più per l'odore, asserendo che sia meglio quello del porto industriale di Marghera. Lo so, è cattivo scocciare il proprio genitore, però mi diverto. E' un Cancro, e lo sai come sono i Sagittari con i Cancro, no? Mi avrai visto un mucchio di volte leggere l'oroscopo bellissimo di Brezsny su Internazionale, non fare il finto tonto.
Per la precisione voglio questa: 





Sì, non me ne frega nulla se c'è scritto "Beach". E poi, Doge Klaus, vivo a 2 metri dal mare. Ci vado persino in inverno!
Va bene, ne scelgo un'altra più in tema natalizia... 





Ok ce l'ho già, è vero, ma ho quella piccina e prima o poi finirà. Come farà mio fratello quando finirà? Cosa annuserà quando guarderà le partite dell'NBA? Ora è una droga anche per lui, quindi devi portarla caro Doge, farai felice anche un 20enne. Se proprio ti avanza qualcosa puoi anche portarmi questa:



Poi voglio pure questo magnifico capo d'abbigliamento, Doge. Ce l'ho ma ormai non ci entro più dentro già da qualche annetto, e, ammetto che American Horror Story mi abbia un po' fatto il lavaggio del cervello, ma ormai sento che debbo averla.



La mantella rossa è sacrosanta. Immaginatela con le mie lunghissime gambe immaginarie alla Giselle Bundchen. Ci sta tutta. E poi a me il rosso sta bene. Sì Doge, lo so che sta bene anche al resto della popolazione mondiale, ma capisci che ho tutto il guardaroba rosso, devo averlo *lacrime a fiumi, il pathos sulla scena è massimo*. Starà benissimo pure con il mio maglioncino rosso fuoco con i filini dorati, che promisi di non indossare mai più. Dopotutto dentro di me scorre l'animo del marinaio delle emoticon di Facebook. 


Foto senza alcuna grazia e stile, messa giusto per.
Sono anni che non faccio più nulla di creativo, vuoi lo stress per l'università, vuoi il dover dedicare il tuo tempo libero a pulire casa, sta di fatto che volgo in un'abbrutimento creativo totale. Questo blog mi sta salvando da una morte cerebrale certa, condita di quella cagata madornale di Reign ed lettura dei commenti dei lettori grillini del Fatto Quotidiano. Devo perciò rimettermi all'opera, ho un mucchio di idee che mi frullano per la testa e un po' di pinze e ciondolini da Etsy potrebbero regalarmi infinite ore gioiose, durante le quali trascurerò i miei ultimi esami, laureandomi nel duemilamai. Vabbe' Doge, la vita è breve, non guardarmi in cagnesco così!!

E ora passiamo alla parte succulenta, il make up. In realtà non voglio granchè, se ci penso. Ho sempre visto il make up come qualcosa che compro da me, non ho mai chiesto nulla del genere in regalo per ovviare a spiacevoli inconvenienti, come trousse Pupa che non userò mai o rossetti marroni.
In questo post troverete perciò poche cosine, ma che in realtà bramo tantissimissimo.
Neve. Ci sta sempre qualcosa della Neve, è uno dei miei brand preferiti, li conosco da un mucchio di tempo e non mi hanno mai deluso. Quest'inverno hanno sfornato questa collezione ispirata agli anni Venti e ho passato ore a sbavarci dietro. Tobacco è l'ombretto che per ora mi incuriosisce di più, anche Charleston, ma ho già Incenso e ci va davvero vicinissimo come colore.

Sei troppo figo tappino.
 Poi nella mia wishlist inserisco pure Teatro, non me ne faccio nulla dell'ennesimo rosso, ma ho finito un rossetto del medesimo colore e questo mi stuzzica parecchio, non è un colore particolare o fondamentale, però è proprio un aggeggio pratico e sapete bene che amo tutto ciò che mi permette di rimanere 5 minuti in più a letto.


Pastello Teatro. Mi piace da morire il concept dietro il nome. Pastello rende perfettamente l'idea di qualcosa per pasticciare la faccia. <3

Poi cos'altro?
Boh le solite cose banali, tipo uno o due rossetti MAC. Tipo il Russian Red e il Ruby Woo. Tipo tutti e due insieme. Con quasi 40 euro di spesa potrei mangiare 3 volte al giapponese, perciò non li comprerò mmmmai di tasca mia, non ho ancora uno straccio di lavoro, non riesco a trovare giovani discipuli per le ripetizioni e la borsa di studio serve per pagarmi le tasse e gli abbonamenti. Insomma, spese inutili non sono contemplate (il sushi non è inutile, il cibo non è mai inutile, mai. MAI!! *Zequila mode: OFF*) Ma se tu, caro Doge, volessi essere così generoso da portarmeli, sarò felicissima di metterli e rimetterli e rimetterli ancora, e usarli fino a quando morirò. Diciamoci la verità, MAC è sempre MAC e per una ragazza che vive a casa dei suoi senza lavoro e con tasse da pagare, beh... è un sogno! XD 
To' Doge, ti allego le foto così non puoi sbagliare.


Qua a sinistra c'è il Russian Red e a destra il Ruby Woo. Sì insomma non ti confondere Doge Klaus. No! Non sono uguali Doge!! Non vedi quanto ha un sottotono più blu il Ruby Woo? Ah che mi tocca sentire!
Questa foto l'ho sgraffignata da una blogger di Singapore, la bellissima Kathrin, che ha fatto proprio un post su entrambi, andate a dargli un'occhiata. Secondo me è iperbona. Quando si parla di bellezza, è inutile, le migliori sono le asiatiche, non è un caso che tutte le case cosmetiche con un minimo di cervello presentino i prodotti prima laggiù. Forse ho letto troppi romanzi di Natsuo Kirino, ma secondo me in Giappone le casalinghe hanno un Russian Red sulle labbra.
Caro Doge, ci sei ancora? Hai aperto bene le orecchie su ciò che voglio?
Stammi bene, se mi accontenterai condividerò ogni giorno una tua sacra immaginetta su Facebook a mo' di link imbecille con citazioni errate di Jim Morrison.

Merry Xmas, puellae.
Vi auguro una felice redazione di wishlist e tanti panettoni senza canditi!
Vostra L.

P.s. Barbara non è potuta intervenire, è ancora impegnata ad intervistare l'ennesima schifosa con le zizze fuori che si sente pronta per la maternità tra una pippata di coca e l'altra. 

Sunday 1 December 2013

Review: Wjcon Lipstick Pure Colour 420 & Stick Eyeshadow Lasting Colour 03

Giovani fanciulle,
eccomi qua! La vostra Lisistrata è tornata per ammorbarvi con le sue parole e trascinarvi in un vortice di pallore invernale, tè e desiderio irrefrenabile di comprare tutto ciò che vede!
Questi prodotti di cui vi parlerò ora li ho presi qualche tempo fa, diciamo pure quest'estate, durante la mia settimana di vacanze da tedesca. Ero la più pallida della mia cricca, mi prendevano tutti in giro e per consolarmi che facevo? Ovvio, compravo rossetti rossi e consumavo gelati e granite per raffreddare il mio corpo non più abituato alle temperature da Africa subequatoriale della mia patria. Un team di esperti, i noti ricercatori Pampers, sta ancora cercando di studiare la correlazione tra rossetti rossi e gelati, ma ad oggi non ha trovato una risposta. Che volete farci con me? So' così! 
Ora, e Wjcon sia! Parliamo subito di questo brand. Non so se sia conosciuto anche nel resto dell’Italia, io non l’avevo mai sentito nominare, prima che aprissero una filiale a Cagliari, aka Terzo Mondo Cosmetico.
E’ un brand italiano, perugino, nato da pochissimo. La loro filosofia è quella di produrre prodotti (...oh mamma, una figura etimologica così orribile manco Moccia poteva concepirla, amiche telespettatrici!) buoni, di qualità e non testati, a prezzi contenuti. Diciamo che mantengono ciò che promettono, secondo la Lisistraticaopinioneopinabile. I prodotti che ho comprato li ho usati ampiamente e posso confermarvi che la qualità l’ho trovata ottima e il prezzo piccolo piccolo. La prima impressione è stata quella di un nuovo Kiko. Viggiuro, ragazze, assomigliava un sacco a Kiko, sia per i prodotti che per la disposizione dello store. Tornataci in quei giorni di vacanza, in realtà, sono rimasta piacevolmente sorpresa nel constatare che ci sono molti prodotti nuovi, più sconti (ecco, impara maledetta signora Kiko!) e soprattutto una tessera fedeltà!
Tra i tanti, vi recensirò i miei preferiti, sperando di far cosa gradita. Sono due prodotti che secondo me devono essere alla base di ogni pochette di ogni bella giuovincella!
Ecco qua il primo:
Da notare sullo sfondo il mio ricettario in crucco del tè Matcha + unghie horrible, ottimamente disgustose per far passare l'appetito a chi è a dieta. 
E’ l’eyeshadow stick long lasting (di cui vi ho già parlato nel mio ultimo Dramatag qua) formula nota e stranota, che io personalmente adoro. Come ben saprete ormai, sono proprio una pigrona incredibile, proprio tanto. Questo ombretto è pratico, non c’è niente da fare, te lo passi in 30 secondi su una palpebra, 30 secondi nell’altra, un velo di mascara e blush e sei pronta ad uscire! Il packaging, minimale ma comodo, è davvero robusto, non vi ritroverete col prodotto spappolato come un cervello dopo un esame di grammatica e dialettologia greca, per intenderci. Il colore è un delicato color carne, molto luminoso ma discreto, adatto per il giorno da solo e alla sera accompagnato con qualcosa di più colorato. Io in realtà lo uso quasi sempre da solo specialmente la matita, perchè sono in guerra da anni con i miei occhi gonfi, questo colore riesce a donare l'effetto di palpebra riposata secondo me, non so ma quando mi guardo allo specchio con questo addosso sembra proprio che ho dormito 8 ore di fila, cosa che -ahimè- non faccio più da anni e anni. Stupida insonnia... anzi, stupido mattino! Ma non si potrebbe viver la sera e basta? E dormire la mattina? Chi ha imposto quali cicli circadiani siano normali o no? E quale entità maligna ha fatto sì che si dovesse esser svegli la mattina e dormire la notte? Ancora una nuova sfida per i nostri fidati ricercatori Pampers! 
Questo è lo swatch, giuovanotte! Guardate che meraviglia! La foto come al solito è una schifezza, ma vi assicuro che il colore è molto brillante. E soprattutto, last but not least, dura. Sottolineo questo. Se siete tutto il giorno in giro e trafelate, potete star certe che quello rimane sempre là. Regge a tutto, persino ad una rissa con la nuova venuta che vuole soffiarti l'ultimo libro di Jonathan Coe. Possano ghiacciarti le dita!! GGiuro! Il costo? Basso, 6,90 euro per ben un prodotto eccezionale. 

Il secondo prodotto è -rullo di tamburi che cela di mistero la mia immensa banalità- un rossetto. Wow! Richiudete la bocca, ragazze. So che questa volta vi ho veramente sorpreso! Ma vi sorprenderò ancora di più dicendovi il colore… altro rullo di tamburi… rosso!! XD E che rosso! <3
Già ampiamente usato e riusato, ricordatevi sempre che è tutto PER LA SCIIIEEEENZAAAA!!
Ahahahahaha, lo so lo so, che palle questi rossetti rossi, Sara! Avete ragione, ma è più forte di me. Io credo che il rosso sia il colore delle labbra per eccellenza, che schifezza questi nude! Mabbasta! Il rosso nelle labbra è sexy ed elegante. Diobbuono, a me sembra di esser uscita dal cast di Boardwalk Empire quando lo indosso. Nei miei sogni io sono così o così. In realtà, per ragion di cronaca, questa sono io, mi trovate anche in questa versione alle volte. Capite la differenza no? 
Torniamo al nostro discorso. Cosa dire in merito? E’ della linea Pure Colour, della quale ho ancora impresso nella mente un packaging bianco orribile, ma che più orribile non si può. Giuro, spero che lo rivoluzionino perchè è davvero super osceno! Superato questo primo ostacolo che si paleserà ai vostri occhi, il prodotto si rivela in tutta la sua bellezza! E’ un brutto anatroccolo, questo Pure Colour. Vi assicuro che posso elencarne solo pregi: è duraturo, cremoso, non secca le labbra, il colore è pieno, non sbava, c’è tanto prodotto. Davvero, io non ho parole. Lo applico in ogni modo possibile, ma il mio metodo preferito è con le dita, come la buona Lisa Eldridge insegna per un risultato meno artificiale e più duraturo. In questo modo dura davvero moltissimo! Poi certo, dipende dall'occasione, se ho tempo (e soprattutto voglia!) uso il pennellino. Per fortuna sono diventata una maga dell'applicazione direttamente dalla bullett, così non devo deturparli e renderli tozzi! Io lo amoH. Credo che lo porterò a Las Vegas e me lo sposerò. Vi dichiaro moglie e rossetto.
Che testa di rapa che sono.
Ma non è meraviglioso? Per il prezzo poi, costa veramente veramente poco! L’ho pagato 4,90 in saldo.
E voi? Avete un negozio Wjcon vicino? Vi segnalo anche il loro sito web http://www.wjcon.com/it/home, dal quale è possibile ordinare online, quindi potete provare i loro prodotti anche in assenza di uno store fisico!
Bacini & pallidume,
vostra L. xxx