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Monday 31 August 2015

My summer lipsticks, o sulla schizofrenia e gattini spaziali.

Salve puellae care,
si torna a sudare qua in provincia di Tunisi e io non posso che essere sommamente contenta di ciò.
Adoro il caldo, sono in grado di reggere altissime temperature senza minimamente scompormi o sudare. Mentre tutti boccheggiano, io sono lì sotto il sole a dire "Eh, che esagerati che siete! Manco ci fossero 40 gradi!". Magari ce ne sono 39, per farvi un esempio.
Fosse per me vivrei perennemente in qualche isola sull'equatore a cuocermi a fuoco vivace. L'estate non è ancora finita, anzi, Settembre/Ottobre è il periodo che amo di più per andare al mare o a fare scampagnate. Le spiagge si svuotano, i campeggi abbassano i prezzi e soprattutto terminano i benedetti tormentoni estivi che -diciamocela tutta- fanno proprio cagare, manco l'olio di ricino.
Inoltre, gran parte della mia estate è andata a farsi benedire causa laurea magistrale il 15 Luglio. Il 15 Luglio, signori miei. Immaginatevi laurearsi in un edificio di pietra con grandi finestroni orientati ad est con un sole cocente e l'umidità al 87%. Ero sudata persino io, il che la dice lunga sul caldo malefico del giorno.
In attesa di una qualche chiamata da parte del Ministero della Magia per una cattedra di insegnamento ad Hogwarts, ciarlo di rossetti.
Questo post solitamente prevede che i rossetti in questione siano solo 5, ma io sono un'anarcoinsurrezionalista della prima ora e dico DAMN IT! DATEMI ROSSETTI!
Foto esemplificativa:


...
E mi sono fatta prendere la mano. Ehm.



La sequela di foto che vedrete testimonia uno stacco temporale netto, il pre laurea e il post laurea. La prima parte della mia estate è stata caratterizzata dalla mia cessitudine a pedali e dalla voglia di sparire e non farmi notare.
Riflettendoci, non è che volessi apparire dimessa o sotto tono, ma desideravo qualcosa che comunicasse "Ehi! Ci sono anch'io, ma non contattatemi per fare baldoria la sera!".
Questo mio cambio di rotta ha traumatizzato tutti. Federica mi mandava minacciosi messaggi dalle barbare lande della Germania, la mia relatrice mi ha più volte chiesto se fosse tutto ok, le mie colleghe hanno pensato che avessi perso il Russian Red di fiducia.
Per il periodo da Giugno a metà Maggio la mia scelta perciò è ricaduta sempre, e ripeto SEMPRE su questi colori.
Brave di MAC Cosmetics lo conosciamo tutte, è il rossetto della fighia diciassetrentenne non riconosciuta o qualcosa del genere della matre di Kim Kardashan. O almeno credo.
Questo rossetto è praticamente andato a ruba ovunque. Io l'ho comprato da una mia cara amica, la santa Elisa, che voleva disfarsene. Su di me è un mlbb, forse un po' troppo freddino per me, ma è dannatamente carino e lo amo. Grazie Eli!
Party Line, sempre di MAC Cosmetics, è un prugna di media intensità smorzato dal finish cremesheen che lo rende "da sera" ma non troppo. L'ho usato durante le scarse occasioni mondane per far finta di essere una donna di classe, mentre i miei pensieri sofisticati andavano tutti verso gli Ateniesi litigiosi, oggetto della mia fatica. Forse è più invernale che estivo ora che ci penso, ma chissenefrega, sono poco coerente e schizofrenica e metto ciò che voglio, gne gne gne.
Infine, Borgogna di Wycon Cosmetics. Questi benedettissimi rossetti liquidi mi piacciono da morire. Sono no-trasfer ma non sono ostici da struccare e non seccano le labbra, come fanno le comuni tinte. Ne comprerei a valangate. Sono un po' imbranata ad applicare i prodotti liquidi, e sono solita aiutarmi con la Pastello Orchidea di Neve Cosmetics. La utilizzo sia per coprire le eventuali imperfezioni sia -soprattutto!- per stemperare la sua anima grigia e fredda che cozza un po' col mio incarnato.

Perdonate la foto fuori fuoco, l'ho tenuta esclusivamente perché per la primissima volta in tutta la mia vita sono riuscita a catturare benissimo il colore di Brave. UH YEAH.


Poi boom! Mi sono laureata e, dopo aver passato una settimana a dormire 16 ore ogni dannatissimo giorno, facendo della coerenza il mio vessillo, sono volata verso il lato brillante dei miei rossetti. Sbam! Rossi freddissimi accesi! Sbam! Lady Danger come se piovesse! Sbam! Datemi quel fucsia coralloso!
Ecco una foto esemplificativa della scemenza che ho in testa:

E in sottofondo questo.


Ecco quindi i colori più usati tra metà Luglio e ora.



Rosso Ciliegia di Wycon Cosmetics è probabilmente il rosso più bello che possiedo. Pieno, intenso, avvolgente, non passa inosservato e mi sento una gran pheega ogni volta che lo indosso. Introvabile per un sacco di tempo, mi sono crocifissa l'anima per averlo. Per miracolo divino è tornato disponibile sul sito online e io e la solita Federica siamo riuscite a portarcelo a casa, prima che sparisse nuovamente nelle viscere della Terra.
Segue Victoriana di MAC Cosmetics, limited edition primaverile curata da Isabel e Ruben Toledo. Appena ho letto la color story, ho subito comunicato alle mie amiche cosmetomani "Questo lo prendo". E così è stato. Un vero azzardo, lo ammetto, ma con una descrizione come "mid-tone muted red pinky" non potevo che andare sul sicuro. In realtà di smorzato non ha granché, su di me non è particolarmente brillante, ma da qua a definirlo "muted" ce ne passa, cari tizi di Toronto. Ha una texture burrosa, dieci spanne sopra i matte tradizionali. Amo questa nuova idea di opaco, li rende comodi e weightless (in italiano, "senza peso" suona come se stessi pubblicizzando un grissino con un basso contenuto di grassi, diavolo!).
Cherries in the Snow di Revlon è uno dei miei rossetti preferiti di sempre. Ho un rapporto strano con i fucsia. Non li amo nella loro purezza, solitamente o sono troppo freddi o con troppo bianco. Mi fanno sembrare incredibilmente scema. Questo rossetto è una chicca: è un fucsia con tanto rosso dal sottotono blu che non "spara", né mi fa sembrare itterica. Thumb up. E vergogna a tutte voi che snobbate i rossetti Revlon! Ve lo dice pure il mio braccio rimasto macchiato dallo swatch! 
Strawberry Sundae di Neve Cosmetics è un color fucsia tendenzialmente caldino, ci vedo un pizzico di corallo. Su di me risulta perfettamente bilanciato. L'ho utilizzato spessissimo per la sua comodità nell'applicazione, dura a lungo e non secca le labbra. Un rossetto più da battaglia, che per le grandi serate. 
Last but not least, lui, Nostra Signora dei Rossetti Estivi. Lady "HELL YEAH" Danger sempre MAC Cosmetics. Esco di testa per questo rossetto. Mi sta di un male che non vi dico, è caldissimo e accesissimo. Ma che diavolo me ne frega! Io lo amo di un amore sordo e accecante. Ogni volta che lo metto mi sento felice e allegra. Ti amo, Signora Pericolo. Ogni volta che metto Lady Danger un armocromista muore. Questo rossetto è: a) eccessivamente caldo per la mia neutralità 
b) eccessivamente brillante per il mio croma
c) figo.
Vabbe', pazienza. 

Basta. Chiudete l'Internet!

Ecco i miei amichetti estivi, care puellae. Sono curiosa di sapere i vostri!
A presto,
vostra Space Sara.

Monday 24 August 2015

Tonico Addolcente Antos, o la nostalgia canaglia.

Salve puellae,
il caldo non mi dà requie in queste giornate, le zanzare si esercitano su di me per il loro nuovo reality show "Temptation Dracula" e per giunta sono così oberata di cose da fare che non riesco nemmeno ad andare al mare.
Ridatemi l'università. 

Scherzo. 
Sapete che, in realtà, un po' mi manca? I banchi ammuffiti, i professori con gravi disturbi di personalità, i colleghi con cui solidarizzi e quelli che ti fanno le scarpe tra informazioni sbagliate o carognate simili. Ho nostalgia dei mitici bagni senza la carta igienica, ma con interessanti brani tratti dalla Commedia circa persone che avevan del cul fatto trombetta o epigrammi criptici sulle doti sessuali di tale studente, lodato per il suo fallo priapeo. C'è persino un'ode alla pigrizia, dove si invitano gli studenti a chiudere meglio le porte del bagno per non farle sbattere. Un pregevole componimento in endecasillabi, il cui autore si vocifera sia il dipartimento dei grecisti, noti burloni e devoti a Bacco. 
In mezzo a questo amarcord di emozioni, ci sono io. Io che sparo gestacci e improperi in direzione della mia facoltà, ma che sotto sotto mi manca. Sotto sotto però. Molto sotto. Sotto come il girone dantesco dei colleghi che ti vogliono vendere i loro appunti, ma appena sopra del girone dei colleghi che ti comunicano il luogo sbagliato dell'esame, ché "fidati l'ho letto nella pagina della facoltà ora!". 
Siate maledetti con dizionari di greco rotti proprio alla parola che vi serve.
Insomma, quest'estate di riposo sta diventando un po' troppo noiosa e stressante, diciamocela tutta. 
L'otium forzato, però, mi ha dato modo di schiarirmi con calma le idee su moltissimi prodotti, accumulati -e usati soprattutto- durante la stagione invernale. Tra libri su ateniesi litigiosi e lessici alessandrini e quintali di disagio esistenziale e cessitudine ambulante, mi sono ritrovata un valido alleato per sopravvivere alla pelle da serpente di Voldemort. 
Parlo di te, amico tonico addolcente di Antos. 


Solo il più fine pizzo è degno di stare a contatto col mio amato tonico!




Ho avuto l'opportunità di provare lungo tutto l'inverno questo tonico grazie a Gianluca, patron di Antos, e, ormai giunta alla sua fine, sono qua per parlarvene. 
Avevo già provato in passato i tonici Antos, in particolar modo la versione astringente acquistata da Adorabilenatura (Adoro, adoro, adoro. Hanno le saponette di S'Edera. Vi ho detto tutto. Se non le avete mai provate io vi consiglio vivamente quella al latte di capra, quella alla vite rossa e quella all'avena. Probabilmente se le avessi provate tutte, finirei per consigliarvi l'intero catalogo). Se la mia opinione sulla versione dedicata alle pelli grasse era estremamente positiva (potete leggere il mio solito post pieno di lungaggini non richieste qua), questa per le pelli secche (la mia!) è un'ode appassionata. 
Ci siamo. Il tonico addolcente è tutto ciò che chiedo ad un tonico: ammorbidire la pelle in vista della crema, rimuovere i residui di trucco, avere un profumo delicato, farmi apparire Gisele Bündchen. Ok, quest'ultimo non lo fa. Ci va vicino però. Dall'unghia del pollicione del piede in giù. Tolto questo piccolo difetto, in sostanza è un ottimo tonico adatto alle pelli più secche e delicate.
L'effetto addolcente è tangibile, la pelle al tocco appare più morbida e setosa, e io ci vedo anche una certa compattezza che non dispiace. Contiene miele e acqua di fiori d'arancio, ingredienti adatti anche per le pelli più sensibili. Una domanda però sorge spontanea. Miele? Dentro un tonico? Nel senso che distillano il miele? 



(Ecco come mi immagino la reazione di Gianluca a questa domanda. Mitica sora Fabrizi.)

Menti dotte in chimica farmaceutica, ingegneria chimica e farmacia... illuminate questa zucca vuota, ve ne prego. 

Credo proprio che ricomprerò il prodotto. Il prezzo è di 4,50 euro per 150 ml di prodotto, estremamente conveniente per le mie tasche.
La mia pelle lo adora. 

Colgo l'occasione per proporre alle giovani menti di Antos un cambio del look: invece dell'erogatore a bocca larga, perché non un pratico spruzzino? Me lo vaporizzerei in continuazione, santo cielo!
Oltretutto, è uno spreco utilizzare i batuffoli di cottone, possiamo farne a meno. Cari miei, pensateci!


In conclusione, trovo questo tonico davvero valido. Se avete una pelle normale, tendente al secco, non potrete che trovarvi bene. Costa poco e ha pure un buon profumo di fiori di giardino. Si può acquistare facilmente online (io vi suggerisco Adorabilenatura, anche solo per scambiare quattro chiacchiere con Debora, l'adorabile proprietaria) e nelle bioprofumerie.
"Prendete in mano il cotone, il tonico Antos vi aspetta!" Sara Mastrotta.


Puellae, avete provato questi tonici Antos? Che opinioni vi siete fatti a riguardo? E quanto era figa Lella Fabrizi? E quanto sono odiosi i vostri colleghi universitari? E come si mette il miele in un tonico? 
Tutto questo e molto altro, qui su Wannabe Renoir, blog ufficiale del girone infernale dei colleghi che vi passano gli appunti scritti proprio demmerda. Scusate ancora, ragazzi.
See ya!

Friday 21 August 2015

The Sweet Juicy Summer Challenge - Lips&Cheeks&Sparkles, o sullo strobing e altri artifici infernali.

Bonjour puellae,
il sole continua a battere sulle nostre teste e a farci sudare come beati porci. Effetto strobing assicurato, 100% ecobio e naturale. Proprio l'altro giorno riflettevo con un'amica su codesta nuova moda presso le ggenti di ogni lingua ed etnia. In breve, per chi non masticasse 'ste astruse parole, si tratta di rotolarsi nell'illuminante di turno per brillare come il sole, più del sole. E pretendere che gli amici facciano la rivoluzione copernicana intorno alla vostra fulgida faccia, of course. Altrimenti chi ve lo fa fare, no?

A me lo strobing piace. Non lo nascondo. Sono perennemente grigia e mortifera, e l'idea di brillare mi piace da impazzire. La mia amica, dalla pelle lucida anche il 15 gennaio, era piuttosto turbata dall'avvento di una simile tendenza e ha già detto che sacrificherà agnelli da latte a tutti i dei pagani che conosce affinché Madonna Moda si decida a "disfare e rimutare di continuo le cose di quaggiù"

Questo piccolo preambolo per introdurvi un po' ad mentulam il post di oggi. Il secondo episodio della mitica Sweet Juicy Summer Challenge, made by Anna Gaia e le ragazze di Consigli di Makeup (per le masochiste, il mio primo post lo trovate qua), parla delle nostre combinazioni preferite per guance e labbra con l'aggiunta di sparkles. Oh sì, let us sparkle as hell <3 




La mia fantasia è piuttosto limitata in estate, complice l'eccessivo caldo e le poche ore di sonno. La mia banalità sfiora l'altezza Terra-Stazione Internazionale Spaziale. 

Manca l'illuminante per eccellenza, l'Angelina Jolie degli sbrilluccichii, sua maestrà Mary Lou Manizer. Ho intenzione di comprarlo, è una questione di giorni. Devo solo trovare il coraggio di non farmi prendere dalla pigrizia e di ordinarlo su Maquillalia. Devo farcela. Devo. Santo cielo, ne va del mio malefico progetto di dominare il mondo col pagliuzze dorate!
Edit: Alla fine sono andata a swatcharlo e... cavolo, non mi piace. Per nulla. Bocciato su tutti i fronti! Volevo ringraziare la mia lungimiranza di non comprare mai cose random senza prima averle swatchate o viste di persona. Per una volta ne combini una giusta, Sara.
L'ho finita per comprare un prodotto sottovalutatissimo, che probabilmente piace solo a me e Viola di Killer Colours: l'illuminante targato Kiko, uscito con la limited edition primaverile Generation Next.
Discreto, di ottima qualità e versatile. 



La prima combinazione è l'innovazione fatta a makeup.
Lady Danger di MAC.
Come pensate che possa esistere l'estate senza Lady Danger? E' il Festivalbar dei rossetti, ragazze mie.
Ergo, Lady Danger non può sottrarsi dall'ingrato compito di accompagnarmi durante tutta l'estate. Perfetto per mettere in risalto la mia falsissima abbronzatura, sono solita accompagnarlo con il bel
Maya di Neve Cosmetics (faceva parte della limited estiva dell'anno scorso dedicata al serpente piumato Quetzacoatl, ma lo trovate ancora in vendita). Sembrano separati alla nascita. Maya è un bel rosa pescato caldo con luminose pagliuzze dorate al suo interno. Nel complesso l'effetto è fresco e naturale e mi alza l'autostima di 10 punti.
Per arricchire il tutto, stendo un po' di illuminante Kiko con le dita in maniera disordinata e per lo più confusa. L'effetto è glow ma senza l'effetto pacchiano alla Jersey Shore. Snooki ti amo e lo sai, ma non sei esattamente il mio modello di bellezza. 






La seconda combinazione non prevede illuminante, ma c'è un rossetto bello brillante che illumina come un faro nella notte.
Amo follemente questa combinazione. Il blush è una vecchia limited edition
Catrice, trovata in Germania. Lo uso incessantemente da anni, ma la texture è così fine e il colore così pigmentato che devo davvero prelevarlo con manina leggera leggera. Il pattern trash è ancora quasi perfetto. Il colore è un fucsia sfacciato tendente al rosa che si armonizza bene sul mio incarnato. Crea un effetto naturalissimo e non sembra manco che ce l'abbia.
Vi ho mai parlato dei miei blush Catrice? Ricordatemi di fare una sviolinata sulla loro beltade. Nulla da invidiare ai brand più costosi, lo giuro sul mio futuro e amatissimo D for Danger di MAC.
Il rossetto è il matitone satin in
Luxembourg di Nars. E non dico nulla se non COMPRATELO. Il signor Nars e azienda sono una garanzia di qualità. Il finish è interessante: resta luminoso per ora senza l'effetto glossato che in tante odiano, ma allo stesso tempo il colore è pieno e "opaco". Je t'aime, Luxembourg *parte in sottofondo questo* .


Forse è il caso che impari a fare le foto in orizzontale, e non verticale.



L'ultimo è un abbinamento un po' strambo e azzardato. Adoro usare Standout di Revlon con l'abbronzatura -che nel mio caso significa passare dal grigio al giallo. Giallo, sul serio, senza eufemismi- e per illuminare le guance ultimamente sto utilizzando Pegasus di Nabla. Non nasce propriamente come illuminante, ma la base lilla non disturba troppo sul viso e lascia il posto al suo delicato riflesso dorato. 




Ecco i miei abbinamenti estivi preferiti, abbiamo qualche prodotto in comune? Quanto erano fighi Gainsbourg e la Birkin? E soprattutto... avete tutte Lady Danger, vero?

Bacini, e strobizzatevi come se non ci fosse un domani!